Autore: Barbara Delinsky
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo Rosa
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo Rosa
La trama:
Ora che le loro figlie sono partite per il college, Emily, Kay e Celeste sentono che, a quarant’anni, è finalmente tempo di iniziare una nuova vita e di ritrovare la libertà perduta. Grandi amiche fin dai tempi del liceo, hanno passato gli ultimi anni ligie al ruolo di madri attente e premurose e troppe volte hanno messo da parte la loro femminilità.
Ma se il matrimonio di Emily un tempo poteva dirsi perfetto, adesso sembra non esserlo più, come cominciano a farle sospettare le continue assenze del marito e la forte attrazione che la lega al suo nuovo vicino di casa. Kay invece è combattuta tra la dedizione al lavoro e le bizzarre richieste del marito, il quale sta cercando in tutti i modi di ritrovare con lei un po’ della perduta intimità. Infine Celeste, che se l’è sempre cavata da sola coraggiosamente senza il padre di sua figlia, sente venir meno le difese quando compare nella sua vita un affascinante architetto. Mentre avanzano in territori nuovi e inesplorati, le tre amiche sono costrette a ridefinire sogni, desideri e aspettative, e per la prima volta realizzano che per dare davvero una svolta alla propria vita, dovranno prima di tutto imparare ad amare se stesse.
La Recensione (di Lorena, http://lorenarosso23.blogspot.it) ✮✮✮✮✮ (5 stelle su 5)
Emily Arkin era assorta nei suoi pensieri: non le sembrava vero che gli anni fossero volati via così velocemente. Solo ieri la sua Jill andava alla scuola materna, e in un attimo stava già per lasciarla, per andare al college. Oltre a essere molto bella, quell'adorabile figlia era anche dolce e sensibile. Le sarebbe mancata immensamente. Inoltre, proprio a causa di quell’eccessiva sensibilità, Emily temeva che Jill avrebbe potuto soffrire; e lei non avrebbe mai voluto che soffrisse.
Jill, che nel frattempo si era accorta della tristezza della madre, le ricordò che il fotografo era arrivato: mancava solo suo padre e poi potevano fare le foto ricordo. Emily andò a cercarlo sperando di trovarlo di buonumore: Doug infatti era spesso nervoso e odiava farsi fotografare. Era pronto a fare uno sforzo solo per Jill.
Emily si sorprese nel constatare quanto fosse cambiato suo marito: a causa del lavoro, infatti, era sempre lontano da casa; si vestiva in modo impeccabile; passava il suo tempo al telefono e, a parte parlare della figlia, tra loro non c’era più molto dialogo.
Emily sperava che nel momento in cui fossero rimasti soli, il loro rapporto sarebbe migliorato. Ma mentre il fotografo era pronto a fotografare, Doug ricevette una telefonata: come al solito, il lavoro lo reclamava lontano da casa. Non avrebbe potuto aiutare la figlia nei preparativi: si limitò a promettere che non sarebbe mancato per nulla al mondo alla sua partenza.
Emily ci rimase male ma, come al solito, si rassegnò.
Brian Stasek, con la piccola Julia in braccio, entrò nella farmacia per acquistare i pannolini della piccola. Le aveva messo l’ultimo diverse ore prima, e la piccola piangeva già da un po’: voleva essere cambiata, nutrita e accudita.
Anche se stremato, Brian dava sempre a lei la priorità su tutto. Da quando erano rimasti soli, era lui che doveva occuparsene. Nonostante l’impegno che metteva, però, non era sicuro di essere un buon padre. Quando Gayle gli aveva detto di volere un figlio, lui le aveva detto che era meglio aspettare. Lei gli aveva risposto che avevano già aspettato troppo, assicurandogli che se ne sarebbe occupata sempre lei. E così era stato, fino a quel terribile incidente in cui la donna era morta, e Brian si era ritrovato da solo con la sua splendida bambina.
Cos'hanno in comune queste due persone? Correte a leggere il libro per scoprire tutti i dettagli.
Questo romanzo mi ha dato molte emozioni: in apparenza quella di Emily è la classica vita di una madre e di una moglie appagata, con delle care amiche d’infanzia, una vicina di casa un po’ svampita ma molto presente, e una routine tranquilla. Ma quando la figlia va al college, l’equilibrio della vita matrimoniale comincia a vacillare. Emily si ritrova sempre più sola nella casa vuota e inizia a farsi delle domande: non sa come trascorrere il tempo e inizia a sentirsi vulnerabile. Non sa più qual è il suo ruolo.
Inoltre un antico dolore non abbandona mai il suo cuore e il suo matrimonio comincia a sfaldarsi: suo marito è sempre fuori per lavoro; e quando torna a casa è come se non ci fosse.
In tutta questa confusione, Emily incontra Brian, un poliziotto vedovo con una figlia piccola, che affitta l’appartamento sopra il garage e che piano piano inizia a far parte della sua vita, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento. E anche il suo amante.
Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: il ruolo di Emily come madre e moglie, le amiche con i loro problemi, il mistero del comportamento del marito, il mistero di un figlio scomparso, e la nuova storia d’amore che riempie il cuore della protagonista con una nuova linfa vitale.
È un libro che consiglio sicuramente e che per me vale cinque stelle.
A presto amici.
Ciao, Lorena
Ma se il matrimonio di Emily un tempo poteva dirsi perfetto, adesso sembra non esserlo più, come cominciano a farle sospettare le continue assenze del marito e la forte attrazione che la lega al suo nuovo vicino di casa. Kay invece è combattuta tra la dedizione al lavoro e le bizzarre richieste del marito, il quale sta cercando in tutti i modi di ritrovare con lei un po’ della perduta intimità. Infine Celeste, che se l’è sempre cavata da sola coraggiosamente senza il padre di sua figlia, sente venir meno le difese quando compare nella sua vita un affascinante architetto. Mentre avanzano in territori nuovi e inesplorati, le tre amiche sono costrette a ridefinire sogni, desideri e aspettative, e per la prima volta realizzano che per dare davvero una svolta alla propria vita, dovranno prima di tutto imparare ad amare se stesse.
La Recensione (di Lorena, http://lorenarosso23.blogspot.it) ✮✮✮✮✮ (5 stelle su 5)
Emily Arkin era assorta nei suoi pensieri: non le sembrava vero che gli anni fossero volati via così velocemente. Solo ieri la sua Jill andava alla scuola materna, e in un attimo stava già per lasciarla, per andare al college. Oltre a essere molto bella, quell'adorabile figlia era anche dolce e sensibile. Le sarebbe mancata immensamente. Inoltre, proprio a causa di quell’eccessiva sensibilità, Emily temeva che Jill avrebbe potuto soffrire; e lei non avrebbe mai voluto che soffrisse.
Jill, che nel frattempo si era accorta della tristezza della madre, le ricordò che il fotografo era arrivato: mancava solo suo padre e poi potevano fare le foto ricordo. Emily andò a cercarlo sperando di trovarlo di buonumore: Doug infatti era spesso nervoso e odiava farsi fotografare. Era pronto a fare uno sforzo solo per Jill.
Emily si sorprese nel constatare quanto fosse cambiato suo marito: a causa del lavoro, infatti, era sempre lontano da casa; si vestiva in modo impeccabile; passava il suo tempo al telefono e, a parte parlare della figlia, tra loro non c’era più molto dialogo.
Emily sperava che nel momento in cui fossero rimasti soli, il loro rapporto sarebbe migliorato. Ma mentre il fotografo era pronto a fotografare, Doug ricevette una telefonata: come al solito, il lavoro lo reclamava lontano da casa. Non avrebbe potuto aiutare la figlia nei preparativi: si limitò a promettere che non sarebbe mancato per nulla al mondo alla sua partenza.
Emily ci rimase male ma, come al solito, si rassegnò.
Brian Stasek, con la piccola Julia in braccio, entrò nella farmacia per acquistare i pannolini della piccola. Le aveva messo l’ultimo diverse ore prima, e la piccola piangeva già da un po’: voleva essere cambiata, nutrita e accudita.
Anche se stremato, Brian dava sempre a lei la priorità su tutto. Da quando erano rimasti soli, era lui che doveva occuparsene. Nonostante l’impegno che metteva, però, non era sicuro di essere un buon padre. Quando Gayle gli aveva detto di volere un figlio, lui le aveva detto che era meglio aspettare. Lei gli aveva risposto che avevano già aspettato troppo, assicurandogli che se ne sarebbe occupata sempre lei. E così era stato, fino a quel terribile incidente in cui la donna era morta, e Brian si era ritrovato da solo con la sua splendida bambina.
Cos'hanno in comune queste due persone? Correte a leggere il libro per scoprire tutti i dettagli.
Questo romanzo mi ha dato molte emozioni: in apparenza quella di Emily è la classica vita di una madre e di una moglie appagata, con delle care amiche d’infanzia, una vicina di casa un po’ svampita ma molto presente, e una routine tranquilla. Ma quando la figlia va al college, l’equilibrio della vita matrimoniale comincia a vacillare. Emily si ritrova sempre più sola nella casa vuota e inizia a farsi delle domande: non sa come trascorrere il tempo e inizia a sentirsi vulnerabile. Non sa più qual è il suo ruolo.
Inoltre un antico dolore non abbandona mai il suo cuore e il suo matrimonio comincia a sfaldarsi: suo marito è sempre fuori per lavoro; e quando torna a casa è come se non ci fosse.
In tutta questa confusione, Emily incontra Brian, un poliziotto vedovo con una figlia piccola, che affitta l’appartamento sopra il garage e che piano piano inizia a far parte della sua vita, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento. E anche il suo amante.
Di questo romanzo mi è piaciuto tutto: il ruolo di Emily come madre e moglie, le amiche con i loro problemi, il mistero del comportamento del marito, il mistero di un figlio scomparso, e la nuova storia d’amore che riempie il cuore della protagonista con una nuova linfa vitale.
È un libro che consiglio sicuramente e che per me vale cinque stelle.
A presto amici.
Ciao, Lorena