Come chiunque può facilmente constatare (basta leggere, invece di guardare solo il numero di stelle!) le nostre recensioni non demoliscono o stroncano nessuno: sono il frutto dell’esperienza personale del singolo lettore/recensore che ha pieno diritto di leggere e recensire, esprimendo un’opinione personale.
Se il libro non piace, cosa ci impedisce di pubblicare una recensione?
Noi non contrattiamo le recensioni, non stabiliamo a tavolino con l’autore il numero di stelle da dare. Se il libro piace, piace. Se non piace, non piace.
Noi non contattiamo l’autore dicendo «Posso?». È nostro diritto incontestabile pubblicare ciò che pensiamo, sulla base di quello che abbiamo letto. E sappiamo farlo con i giusti criteri: nessuno può oggettivamente dire che le nostre critiche siano cattive. Se poi la cattiveria si misura dal numero di stelline che mettiamo, ci dispiace: evidentemente noi abbiamo un altro modo di valutare la cattiveria e non sapevamo che le stelle fossero un’arma di offesa così potente.
Insultare gratuitamente i nostri recensori, poi, è davvero di cattivo gusto. Ricordo agli autori "intoccabili", che i recensori più veri sono i lettori più accaniti, quelli che passano attraverso tante letture e sono in grado di capire i libri che, dal loro punto di vista e sulla base della loro esperienza, valgono un tot di stelle, e i libri che ne valgono meno.
Credo sia sufficiente per tutti leggere le nostre recensioni: è inutile che mi dilunghi in complimenti per le nostre collaboratrici, tanto le recensioni parlano da sole!
E chi vuole fare da paladino agli autori più sfortunati, che non hanno avuto il numero di stelline che credevano di meritare, ben venga: comprate il libro e leggetelo. La vostra opinione ve le farete da soli: non avete certo bisogno che un altro vi dica se vi è piaciuto o meno!
Barbara, Enza e Tommaso