Autore: Nora Roberts
Editore: Fanucci Editore
Editore: Fanucci Editore
Genere: Romanzo Rosa
Prezzo e-book: € 4,99
Prezzo libro: € 18,50
Puoi acquistarlo su Amazon cliccando qui
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La trama:
La Shenandoah Valley, in Virginia, al riparo delle Blue Ridge Mountains, è molto distante da Hollywood, ma è esattamente lì che vuole vivere Cilla McGowan – un tempo enfant prodige del grande schermo – lontano da tutto e da tutti. Cilla è ora una restauratrice, e si sta dedicando alla riparazione di quella che era la fattoria di sua nonna, la leggendaria Janet Hardy, attrice dalla voce strabiliante, morta suicida anni prima in circostanze misteriose. In questo rifugio Cilla è talmente immersa nel progetto di restauro da notare a fatica il suo vicino di casa, uno scrittore di nome Ford Sawyer; ma poco a poco sarà sempre più difficile ignorarne gli occhi verdi e l’imperturbabile senso dell’umorismo. Nonostante la tentazione, Cilla vorrebbe sfuggire al triste destino delle donne della sua famiglia, incapaci di trovare il vero amore, e cerca di resistere in tutti i modi al fascino dell’uomo. Quando però trova delle lettere di sua nonna, e scopre che al momento della sua morte era incinta di un uomo che abitava nei dintorni, avrà bisogno dell’aiuto di Ford per scoprire come sono andate davvero le cose. Ma soprattutto, quando le sue ricerche desteranno l’attenzione di qualcuno che vorrebbe tenere nascosta la verità, dovrà capire quanto può fidarsi dei propri sentimenti.
La Recensione (di Debora) ✮✮✮✮ (4 stelle su 5)
Cari amici, ben ritrovati all'ultimo appuntamento settimanale del mese di febbraio.
Il libro a cui mi sono dedicata nel weekend nevoso appena trascorso è “Un dono prezioso” di Nora Roberts.
In questa storia i protagonisti principali sono Cilla e Ford, ma presenziano diversi personaggi secondari ricorrenti che ho apprezzato molto.
Cilla è una donna che vuole riprendere in mano le redini della propria vita. È diventata un'attrice fin dai primissimi anni di vita, per volontà della madre, trascorrendo l'infanzia a interpretare il ruolo di una persona che non la rappresentava. Terminato quel lavoro, ha provato qualche altro lavoretto tra il campo della musica, della pubblicità e dei film a basso livello.
Ma il suo sogno nel cassetto è quello di diventare appaltatrice e di ristrutturare case, così ne approfitta per mettere in pratica le sue abilità alla Little Farm, in Virginia, fattoria lasciata da sua nonna, Janet Hardy, morta suicida anni prima.
Da qui vedremo Cilla rimboccarsi le maniche in prima linea pur di raggiungere ciò che desidera, con una forza e una determinazione che la caratterizzano, seppur in diversi momenti la vedremo debole e affranta dalle circostanze.
Ford invece è un graphic novel di successo, una sorta di nerd. Ho apprezzato molto come l'autrice non abbia voluto rappresentare l'ennesimo protagonista maschio alfa. Ford ci viene descritto con un fisico tonico ma non muscoloso o palestrato: è affascinante, ma goffo. Forse caratterialmente un po' troppo perfetto, ma chi non sogna un uomo dolce, protettivo, premuroso e ironico?
Tra i due è evidente fin da subito l'attrazione reciproca, che sfocia in questo gioco di fascino e malizia, senza mai superare i limiti concessi.
Ford la fissò. «Cosa diavolo ho io che non va?» le chiese e l'afferrò.
La tirò in punta di piedi. Voleva che quegli occhi azzurro ghiaccio fossero allo stesso livello dei suoi, voleva che quella fantastica bocca squisita fosse allineata con la sua sua. Non pensò ad altro prima di avventarsi e saccheggiare.
Cilla era sudata, coperta di segatura e forse aveva parecchie rotelle fuori posto. E lui non aveva mai, mai voluto così tanto qualcuno in vita sua.
Il lettore si troverà davanti a una ragazza molto trattenuta, con tanti pensieri per la testa, con la paura di ferire le persone a lei vicine e di essere ferita a sua volta, così non riesce a lasciarsi andare completamente di fronte a un uomo come Ford, il quale farà di tutto per essere il suo punto costante, colui che ci sarà sempre per lei.
«Perché lo stai facendo?» Cilla alzò gli occhi, e guardò quelli di Ford. «Perchè stai facendo questo per me?»
«Sai una cosa, Cilla? Non ne sono del tutto sicuro. Ma...» Le premette le labbra sulla fronte prima di sedersi. «Credo che tu sia importante.»
Il libro è narrato in terza persona, con il punto di vista alternato e con una scrittura precisa e attenta.
Ho adorato i dialoghi tra i due protagonisti: sono frizzanti, attivi e ironici. Non solo riescono a catturare l'attenzione del lettore, ma anche il sorriso.
Anche se ciò entra in contrasto con la pesantezza della lettura. Seppure io sia un'amante dei libri lunghi, qui ci sono ripetute descrizioni tecniche non necessarie, con una focalizzazione troppo approfondita sulla ristrutturazione in corso, che hanno appesantito la lettura, rendendola lenta e mettendo in secondo piano sia la storia d'amore, sia la storia thriller (ebbene sì, leggeremo di segreti e misteri, di verità nascoste e di vendette).
Infine, non posso non fare un riferimento al protagonista che classificherei come principale insieme a Cilla e Ford: Spock!
Ma quella era una creatura strana, con occhi bulbosi e sporgenti, orecchiette a punta da diavolo in cima a quella testa fuori misura e una coda corta e magra simile a una frusta che si agitava dietro.
È meraviglioso, questo cane! Saluta tutti educatamente con la zampina e vuole essere ricambiato, rincorre costantemente i gatti invisibili, russa come “una motosega nel mezzo di un massacro”, capisce gli stati d'animo delle persone ed è davvero un cane speciale.
Buona lettura a tutti!
La Recensione (di Debora) ✮✮✮✮ (4 stelle su 5)
Cari amici, ben ritrovati all'ultimo appuntamento settimanale del mese di febbraio.
Il libro a cui mi sono dedicata nel weekend nevoso appena trascorso è “Un dono prezioso” di Nora Roberts.
In questa storia i protagonisti principali sono Cilla e Ford, ma presenziano diversi personaggi secondari ricorrenti che ho apprezzato molto.
Cilla è una donna che vuole riprendere in mano le redini della propria vita. È diventata un'attrice fin dai primissimi anni di vita, per volontà della madre, trascorrendo l'infanzia a interpretare il ruolo di una persona che non la rappresentava. Terminato quel lavoro, ha provato qualche altro lavoretto tra il campo della musica, della pubblicità e dei film a basso livello.
Ma il suo sogno nel cassetto è quello di diventare appaltatrice e di ristrutturare case, così ne approfitta per mettere in pratica le sue abilità alla Little Farm, in Virginia, fattoria lasciata da sua nonna, Janet Hardy, morta suicida anni prima.
Da qui vedremo Cilla rimboccarsi le maniche in prima linea pur di raggiungere ciò che desidera, con una forza e una determinazione che la caratterizzano, seppur in diversi momenti la vedremo debole e affranta dalle circostanze.
Ford invece è un graphic novel di successo, una sorta di nerd. Ho apprezzato molto come l'autrice non abbia voluto rappresentare l'ennesimo protagonista maschio alfa. Ford ci viene descritto con un fisico tonico ma non muscoloso o palestrato: è affascinante, ma goffo. Forse caratterialmente un po' troppo perfetto, ma chi non sogna un uomo dolce, protettivo, premuroso e ironico?
Tra i due è evidente fin da subito l'attrazione reciproca, che sfocia in questo gioco di fascino e malizia, senza mai superare i limiti concessi.
Ford la fissò. «Cosa diavolo ho io che non va?» le chiese e l'afferrò.
La tirò in punta di piedi. Voleva che quegli occhi azzurro ghiaccio fossero allo stesso livello dei suoi, voleva che quella fantastica bocca squisita fosse allineata con la sua sua. Non pensò ad altro prima di avventarsi e saccheggiare.
Cilla era sudata, coperta di segatura e forse aveva parecchie rotelle fuori posto. E lui non aveva mai, mai voluto così tanto qualcuno in vita sua.
Il lettore si troverà davanti a una ragazza molto trattenuta, con tanti pensieri per la testa, con la paura di ferire le persone a lei vicine e di essere ferita a sua volta, così non riesce a lasciarsi andare completamente di fronte a un uomo come Ford, il quale farà di tutto per essere il suo punto costante, colui che ci sarà sempre per lei.
«Perché lo stai facendo?» Cilla alzò gli occhi, e guardò quelli di Ford. «Perchè stai facendo questo per me?»
«Sai una cosa, Cilla? Non ne sono del tutto sicuro. Ma...» Le premette le labbra sulla fronte prima di sedersi. «Credo che tu sia importante.»
Il libro è narrato in terza persona, con il punto di vista alternato e con una scrittura precisa e attenta.
Ho adorato i dialoghi tra i due protagonisti: sono frizzanti, attivi e ironici. Non solo riescono a catturare l'attenzione del lettore, ma anche il sorriso.
Anche se ciò entra in contrasto con la pesantezza della lettura. Seppure io sia un'amante dei libri lunghi, qui ci sono ripetute descrizioni tecniche non necessarie, con una focalizzazione troppo approfondita sulla ristrutturazione in corso, che hanno appesantito la lettura, rendendola lenta e mettendo in secondo piano sia la storia d'amore, sia la storia thriller (ebbene sì, leggeremo di segreti e misteri, di verità nascoste e di vendette).
Infine, non posso non fare un riferimento al protagonista che classificherei come principale insieme a Cilla e Ford: Spock!
Ma quella era una creatura strana, con occhi bulbosi e sporgenti, orecchiette a punta da diavolo in cima a quella testa fuori misura e una coda corta e magra simile a una frusta che si agitava dietro.
È meraviglioso, questo cane! Saluta tutti educatamente con la zampina e vuole essere ricambiato, rincorre costantemente i gatti invisibili, russa come “una motosega nel mezzo di un massacro”, capisce gli stati d'animo delle persone ed è davvero un cane speciale.
Buona lettura a tutti!