Titolo: La finale
Autori: Leonardo Gori
Editore: TEA
Genere: Narrativa
Prezzo e-book: € 6,99
Prezzo Libro: € 14,25
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Parigi, giugno 1938, Campionato del Mondo di calcio. Mentre l’Italia trionfa, il capitano Arcieri indaga
Parigi, giugno 1938. La Nazionale italiana di calcio, capitanata da Peppino Meazza e allenata dal grande Vittorio Pozzo, sta per affrontare la fase finale del Campionato del Mondo. Alla Gare de Lyon arrivano ogni giorno treni carichi di tifosi italiani, perlopiù invisi ai francesi. Su uno di questi convogli, mimetizzato tra i suoi connazionali e sotto falso nome, viaggia il capitano dei Carabinieri Bruno Arcieri, recentemente arruolato nel SIM, con una missione segreta da compiere: riportare in Italia un «contatto», un giovane ingegnere torinese. Convinto che l’incarico affidatogli sia cosa di poco conto, quasi una breve vacanza, Arcieri sarà costretto invece a ricredersi, trovandosi subito immischiato in situazioni ben più complesse del previsto. Il capitano verrà coinvolto in una estenuante inchiesta nel mondo sotterraneo dei fuoriusciti, tra figure luminose dell’antifascismo militante ed esponenti di un’ambigua zona d’ombra politica, agenti della polizia segreta mussoliniana e sicari senza scrupoli. E, sullo sfondo, una Parigi tutt’altro che pittoresca, tentacolare, sfavillante di luci e pervasa di ombre, degrado e miseria, dove pericoli mortali attendono Arcieri in ogni vicolo, in ogni bistrot, nei dedali del metrò, negli affollati e fumosi locali, nelle notti stellate alle pendici di Montmartre, fino al sorprendente, controverso epilogo.
«Esistono tre modi di tornare indietro nel tempo. Uno è procurarsi una macchina magica; un altro è leggere montagne di documenti e guardare ore di film d’epoca. Il terzo è farsi accompagnare da Leonardo Gori sulle tracce del suo Bruno Arcieri, capitano dei Carabinieri complesso e tormentato, uno dei personaggi più belli e sfaccettati della letteratura nera italiana contemporanea.» Maurizio de Giovanni
«Con Gori è così: apriamo il libro e ritroviamo quella voce, quello sguardo, e avvolti in quell’atmosfera “familiare” entriamo nella storia, viviamo i sentimenti dei protagonisti, i loro dolori, i contrasti, le speranze, le gioie.» Marco Vichi