Autore: Giada Castigli
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa
Prezzo e-book: € 2,99
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La Trama:
Cosa accade quando finisce un amore?
Giuditta ha perso l’amore, è stata sedotta, illusa e abbandonata. Prova a scappare dai ricordi, rincorrendo l’illusione di lenire il mal d’amore con nuove e allettanti frequentazioni.
In questo lungo e doloroso peregrinaggio sentimentale Giuditta incontra due uomini che le mostrano le diverse sfumature dell’amore: quello pericoloso, possessivo e violento di Edoardo, e l’amore misterioso, frenato e inafferrabile di Flavio.
Questa è la storia di una donna e del percorso che intraprende per la purificazione dal dolore, dalla dipendenza affettiva e dall’abbandono.
Dopotutto, per trovare l’uomo giusto, spesso si passa attraverso quello sbagliato.
La Recensione (di Debora)
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La Trama:
Cosa accade quando finisce un amore?
Giuditta ha perso l’amore, è stata sedotta, illusa e abbandonata. Prova a scappare dai ricordi, rincorrendo l’illusione di lenire il mal d’amore con nuove e allettanti frequentazioni.
In questo lungo e doloroso peregrinaggio sentimentale Giuditta incontra due uomini che le mostrano le diverse sfumature dell’amore: quello pericoloso, possessivo e violento di Edoardo, e l’amore misterioso, frenato e inafferrabile di Flavio.
Questa è la storia di una donna e del percorso che intraprende per la purificazione dal dolore, dalla dipendenza affettiva e dall’abbandono.
Dopotutto, per trovare l’uomo giusto, spesso si passa attraverso quello sbagliato.
La Recensione (di Debora)
Ben ritrovati, carissimi lettori!
Eccomi qui a parlarvi del libro “L'abbraccio”, il secondo volume della serie “Il paradigma dell'amore”, di Giada Castigli.
Sebbene la protagonista sia sempre la giovane Giuditta, non è indispensabile aver letto il precedente volume, anche se io ne consiglio fortemente la lettura, dato che ci sono stati d'animo e personaggi collegati a quanto avvenuto precedentemente.
Attenzione, pertanto, se non avete ancora letto il primo volume: sappiate che farò qualche anticipazione.
Come da premessa, in questo nuovo libro ritroviamo la protagonista Giuditta, alle prese con il mal d'amore dovuto alla fine della relazione con il suo primo vero amore, Gabriel.
Giuditta è afflitta da un dolore profondo e fa fatica a uscirne. Spera ancora di poter incontrare Gabriel; e quando ciò avviene, lo trova accompagnato dalla sua ex, Nicole.
Il ragazzo ormai è andato avanti per la sua vita. Giuditta, invece, è ferma ai ricordi dei momenti vissuti con lui, sebbene cerchi una via di fuga.
Una sera, su insistenza della sorella Alice, Giuditta fa la conoscenza di Edoardo, un “angelo” dello studio legale dove lavora la sorella. Giuditta cerca di non dare molta importanza a questa conoscenza, sebbene lui cerchi di far notare il suo interesse per lei. Fino a quando, in un momento di debolezza e a causa degli eventi, Giuditta proverà a dargli una possibilità.
Ma niente è come sembra; e ben presto, colui che appare come un angelo diventerà ben altro: un uomo possessivo, ossessivo e violento.
In tutto questo contesto ritroveremo un personaggio del precedente libro (a cui fortemente tenevo): Flavio, l'ex tutor di Giuditta.
Non vorrei svelarvi altro, in quanto la storia si evolve nella sua quotidianità e semplicità.
Questo nuovo volume ha il significato di rinascita per Giuditta. Rinascita dal forte dolore interno provato per l'abbandono di Gabriel, di cui era follemente e intensamente innamorata; e dal forte dolore esterno, per le violenze mentali e fisiche subite da un uomo come Edoardo.
Rinascita che ha il nome di Flavio, un uomo di cui per ben due libri continuiamo a sapere poco e niente. Solo verso la fine ci verrà detto qualcosa in più su di lui.
Ho trovato gran parte del libro interessante e coinvolgente, con il dolore di Giuditta ben descritto. Gli ultimi capitoli, invece, mi sono piaciuti di meno, perché ho trovato un ritmo troppo veloce, oltre che un solito cliché, vissuto da Flavio, che preferirei non svelare.
Per quanto riguarda la scrittura, come per il precedente libro si conferma semplice e scorrevole. La narrazione è ancora in prima persona, dal punto di vista di Giuditta. I dialoghi sono sempre ben naturali e realistici.
Ho molto apprezzato la presenza di un linguaggio consono e mai volgare.
Rimango in attesa del terzo e ultimo volume di questa serie, intitolato proprio “L'attesa”, curiosa di sapere cosa ci aspetta.
Eccomi qui a parlarvi del libro “L'abbraccio”, il secondo volume della serie “Il paradigma dell'amore”, di Giada Castigli.
Sebbene la protagonista sia sempre la giovane Giuditta, non è indispensabile aver letto il precedente volume, anche se io ne consiglio fortemente la lettura, dato che ci sono stati d'animo e personaggi collegati a quanto avvenuto precedentemente.
Attenzione, pertanto, se non avete ancora letto il primo volume: sappiate che farò qualche anticipazione.
Come da premessa, in questo nuovo libro ritroviamo la protagonista Giuditta, alle prese con il mal d'amore dovuto alla fine della relazione con il suo primo vero amore, Gabriel.
Giuditta è afflitta da un dolore profondo e fa fatica a uscirne. Spera ancora di poter incontrare Gabriel; e quando ciò avviene, lo trova accompagnato dalla sua ex, Nicole.
Il ragazzo ormai è andato avanti per la sua vita. Giuditta, invece, è ferma ai ricordi dei momenti vissuti con lui, sebbene cerchi una via di fuga.
Una sera, su insistenza della sorella Alice, Giuditta fa la conoscenza di Edoardo, un “angelo” dello studio legale dove lavora la sorella. Giuditta cerca di non dare molta importanza a questa conoscenza, sebbene lui cerchi di far notare il suo interesse per lei. Fino a quando, in un momento di debolezza e a causa degli eventi, Giuditta proverà a dargli una possibilità.
Ma niente è come sembra; e ben presto, colui che appare come un angelo diventerà ben altro: un uomo possessivo, ossessivo e violento.
In tutto questo contesto ritroveremo un personaggio del precedente libro (a cui fortemente tenevo): Flavio, l'ex tutor di Giuditta.
Non vorrei svelarvi altro, in quanto la storia si evolve nella sua quotidianità e semplicità.
Questo nuovo volume ha il significato di rinascita per Giuditta. Rinascita dal forte dolore interno provato per l'abbandono di Gabriel, di cui era follemente e intensamente innamorata; e dal forte dolore esterno, per le violenze mentali e fisiche subite da un uomo come Edoardo.
Rinascita che ha il nome di Flavio, un uomo di cui per ben due libri continuiamo a sapere poco e niente. Solo verso la fine ci verrà detto qualcosa in più su di lui.
Ho trovato gran parte del libro interessante e coinvolgente, con il dolore di Giuditta ben descritto. Gli ultimi capitoli, invece, mi sono piaciuti di meno, perché ho trovato un ritmo troppo veloce, oltre che un solito cliché, vissuto da Flavio, che preferirei non svelare.
Per quanto riguarda la scrittura, come per il precedente libro si conferma semplice e scorrevole. La narrazione è ancora in prima persona, dal punto di vista di Giuditta. I dialoghi sono sempre ben naturali e realistici.
Ho molto apprezzato la presenza di un linguaggio consono e mai volgare.
Rimango in attesa del terzo e ultimo volume di questa serie, intitolato proprio “L'attesa”, curiosa di sapere cosa ci aspetta.